domenica 16 agosto 2009

Soliloquio dal mondo comune





"Makes no sense to stay"
Non c'è motivo per restare, più o meno
mi suggerisce Mark Lanegan
o forse ho solo capito male.

Come tante formiche
che si affannano
per procurarsi del cibo
noi ci affanniamo per procurarci del denaro.
E vorrei tanto riuscire ad essere superiore a questo,
ma la quotidianeità mi stronca
ed imprigiona le mie sensazioni
così piatta
un esempio pratico di comunicazione asincrona
è il mio incubo ricorrente.
Eppure più conosco la gente
più mi dico che un motivo per restare c'è
e cerco invano di convincere me stessa
il motivo per restare nel mondo
non è soltanto "scrivere"
ma è anche "comunicare".
Comunicare senza scrupoli
e senza necessità di sentirsi dire alcunchè di importante.
Comunicare per ascoltar parole
la più sublime forma d'arte conosciuta.
E sconosciuta ai più
...e mentre comunichi dimenticare ciò che stai dicendo.
Senza sentire il bisogno di afferare la vita a tutti i costi
senza strafare
lasciare andare ciò che va
(e forse ora sono convinta che le cose capitino per caso).
Annegare nelle parole
senza sentire il bisogno di emergere per respirare ipocrisia e sudiciume.


Nessun commento: