giovedì 28 luglio 2011

Fare l'amore al contrario.





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Restare Guardare reality Andare in guerra Non ascoltare musica Ferirsi...


ferirsi

ferirsi

ferirsi


[E se la ferita bruciasse ancora?

I nostri punti di sutura erano le nostre mani.

E anche se il nostro è un marchio indelebile, c'è qualcuno che può offuscarlo. I nostri abbandoni sono più di semplici abbandoni. Sono assenza di affetto, vuoti incolmabili lasciati da altri nelle nostre case, le loro valigie fatte in fretta per sfuggire l'insopportabile certezza del fallimento, la fine di una favola che si racconta a tutti i bambini, solo che per gli altri bambini finisce con un "e vissero tutti felici e contenti", ma noi non ci credevamo già più allora perché vedevamo il marcio dietro le pagine. I nostri addii fanno più male, sanno di sangue, sanno di aborto. E ci sono parole che non ci diremo mai, parole che non diremo mai a nessuno perché non ne abbiamo il coraggio. Quello che abbiamo dietro è enormemente pesante e mi piacerebbe poterti dire che le mie spalle potrebbero farti comodo, ma questo non è vero perché anch'io sono sempre stata vulnerabile in fatto di rapporti e ricordi sgualciti. Non dovrebbero impedire a nessun bambino di crescere e crescere con due persone equilibrate è un privilegio riservato a pochi.]


... Fare l'amore. Qual è il contrario di fare l'amore? Lo sappiamo bene, ma non è trascrivibile, perché succede in fretta. E' uguale, ma capovolto, e dato che 'fare l'amore' non è un palindromo, anche l'azione al contrario non darà le stesse sensazioni al contrario. C'è che abbiamo sbagliato tutto perché abbiamo fretta, perché siamo giovani, perché ora abbiamo una ferita in più da leccarci e una prova in più per ciò che già sapevamo.


Tutto finisce, ma sorridimi a intermittenza. Io lo faccio già.

sabato 2 luglio 2011

Il viandante sul mare di nebbia





Mi consuma aspettare. Devo slegarmi.
Evidentemente non tutti dànno una grande importanza ai legami quindi è inutile passare intere serate ad annegare le assenze nel rum. Credo di essermi innamorata dell'idea, però. Trovami un modo semplice per uscirne. Trovami un modo semplice per vomitare prima di addormentarmi al mare. Trovami un biglietto aereo per tornare a vivere a Dublino come un anno fa. Offrimi una scatola di marijuana e promettimi che le cose non si allontaneranno per sempre, nel tempo e nello spazio. Dimmi che non è la nostalgia ad ammazzarci, a farci invecchiare, perché se no ho tipo ottant'anni. Ma il bicchiere ho bisogno di riempirlo fino all'orlo o berlo fino all'ultima goccia.
Cercare collegamenti improbabili tra i totalitarismi e la letteratura francese. Fumarsi le giornate in riva al fosso. Non studiare per progettare edifici imponenti che immancabilmente crolleranno perché non torni mai veramente. Perché in realtà non te ne frega niente.