venerdì 31 agosto 2012

Tentativo di ritorno all'entusiasmo n.°2



Ho capito che non serve pensare a vuoto
che speranza e illusione sono spesso sinonimi
che ci sono modi molto più perfidi per far soffrire qualcuno
che picchiarlo o ammazzarlo.

Tutti i giorni mi sveglio, studio, butto l'immondizia, mangio poco, mi disilludo.
Tutti i giorni imparo a fidarmi sempre più solo di sette persone, forse sei. Tutti familiari o aspiranti tali.

Sempre guardo quello che era il mio personalissimo muro del pianto e, ironia della sorte, mi vien da sorridere.
Sempre più amo mia madre
e più amo lei, più amo me.

Quotidianamente mi convinco di aver agito secondo la mia volontà
e che, quindi, tutto va bene com'è.

Non ho mai rimpianti.
Non mi sveglio mai prima delle undici.
Non mi corico mai prime delle tre.
Non leggo mai romanzi idioti.

In questo mese ho pensato troppo
e ho concluso che voglio tornare da te,
amarti
e vederti sorridere.
Voglio guardarmi piangere allo specchio.

E cambiare mentalità,
spalancare le finestre
e ricominciare.

Respirare maturità.

sabato 18 agosto 2012

Tentativo di ritorno all'entusiasmo n.°1

Terribilmente frustrante.
Avere la testa vuota e silenziosa.
Avere la testa vuota e silenziosa e non sapere di cosa riempirla.
Perché nulla ha la poesia di un tempo.
Perché non c'è parola che ti possa strappare dal tedio delle guerre quotidiane con il mondo. Dalle guerre quotidiane con te stesso. Dall'insonnia. Dal rimorso.
Pensare che nulla più può sorprenderti e poi sorprenderti di te.
Sperare che tutto vada secondo i piani e poi scoprire che siamo pessimi calcolatori.
Invidiare chi c'è riuscito, chi è riuscito a prendersi ciò che voleva, senza sprecare tempo né risorse. Usando scorciatoie, forse.
Vivere sulle illusioni, non sugli allori, ché quelli son troppo fragili per sopportare il peso di un essere umano e delle sue incertezze.
Vedersi crollare il mondo addosso in media due volte l'anno e poi pensare che ci sei e che puoi ancora far qualcosa. Astrarti. Diventare sempre meno empatico.
Convincersi una volta per tutte che non arriverà nessun nemico a minare i tuoi progetti e ledere la tua libertà, ma invano; anche se non lo vedi, c'è sempre il Tempo.

La voglia di essere un'altra persona e non trovare nessuno in cui peregrinare perché nessuno soddisfa completamente tutti i requisiti. Forse l'unico sei tu. 
Domani voglio svegliarmi e avere le stesse cosce, le stesse mani, gli stessi occhi, gli stessi capelli, lo stesso naso, le stesse certezze e le stesse illusioni di sempre.
Forse, domani, voglio solo svegliarmi, e basta.