sabato 21 maggio 2011

Quod tibi deerit a te ipso mutuare




Ecco, questo è quello che succede quando abbassi un attimo la guardia.
Quando cerchi cose che gli altri non possono darti (a prescindere dalle balle che ti hanno propinato).
Tu ti giri e ti fottono istantaneamente.
Da ora osserverò meglio la bottiglia che si svuota.

E questo è tutto.

domenica 8 maggio 2011

In girum imus nocte et consumimur igni





Dov'è il mio alter ego adesso;


le mille facce che mi osservano allo specchio

il mio complesso pirandelliano

le mie fobie ipocondriache

bloccano gli avvenimenti

si interpongono tra ciò che dico

e ciò che realmente penso.

Il nostro andare senza meta

senz'ordine e coerenza

il vento tropicale che ci stordisce

che ci schianta in deserti bui

illuminati da fiaccole danzanti

le alluvioni che ci mandano alla deriva

le nostre barche che si infrangono

sugli iceberg

come le nostre aspettative.

Lontani anni-luce dalla realtà.

Tu non hai capito

hai sicuramente frainteso

i miei uragani

le mie tempeste isteriche

le mie parole e le mie sensazioni

e non posso pensare

di non essere stata all'altezza

delle situazioni passate.

Io non chiedo nulla,

ma vorrei tanto avere il coraggio

di affacciarmi da un balcone illuminato

ed urlare

"AMATEMI!",

per imitare un Pentothal

senza la certezza della verità,

con la consapevolezza poi

di non buttare nel cesso

le attenzioni di chi mi ascolterà

e miliardi di sguardi di manutenzione

annebbiati dall'alcol

e da lacrime nere di eye-liner e di frasi percosse.