O notte fervida e assordante
avvolgi il mio effimero corpo nel tuo vortice stellato
affinchè possa godere ancora una volta
del gelido turbinio delle emozioni infantili
che come frutti acerbi
fluiscono con colori squillanti
al primo sole della giovinezza.
Conducimi su strade sterrate
e in buie osterie
e ravviva la mia stanca mente
con fiumi di note e di vino.
O notte chiara e declinante
riporta qui i bambini che eravamo
e resta a giocare con noi
poi nasconditi, e lasciaci appassire in pace
sussurrando parole quasi d'amore
mentre, illacrimata, la Morte ci travolge
gettandoci in un buio baratro
di amara disperazione.