giovedì 3 marzo 2011

Correre, ora.


Dov'erano i tuoi occhi
e chi guardavano
quando i miei lucenti e disillusi
odiavano lui e il mondo insieme
nel punto in cui si fondono
rancore e pietà
e l'esperienza giunge solitaria
a consolare il cuore che
rivelatore
sussurra alla coscienza che non tornerà.

Dov'erano le mani
che lei stringeva disperata
al seno e al cuore
mentre io urlavo
non te ne andare
e lei urlava
non te ne andare.
Dov'eravamo noi
ora sconfitti e inconsolabili
che ci guardiamo da lontano
e sorridiamo insieme
al passato che imperterrito
ci insegue e ci sfugge.

Dov'era il tuo corpo giovane,
dov'era il mio?
Chi baciavamo
nella freschezza dei nostri letti
nella freddezza di quelle notti
che non moriranno
che non possono tornare.
Dentro il corpo di chi amavi
ed io chi lasciavo entrare...

Sconosciuti come ombre
ci inseguono dal fondo della nostra adolescenza
per ricordarci nel giorno nuovo
che il mondo è grande
e i prati fioriti
e le nostre palpebre
non sono più abbassate
a guardar la terra
ma guardiamo dritto in faccia
al rimpianto,
alla guerra,
a questa vita.

1 commento:

BeComin' Whisper ha detto...

Sì, direi che mi piace...

E grazie per i commenti alle poesie :)

Abbiamo uno stile un po' diverso, ma non so...
Ciaociao!