Dov'è il mio alter ego adesso;
le mille facce che mi osservano allo specchio
il mio complesso pirandelliano
le mie fobie ipocondriache
bloccano gli avvenimenti
si interpongono tra ciò che dico
e ciò che realmente penso.
Il nostro andare senza meta
senz'ordine e coerenza
il vento tropicale che ci stordisce
che ci schianta in deserti bui
illuminati da fiaccole danzanti
le alluvioni che ci mandano alla deriva
le nostre barche che si infrangono
sugli iceberg
come le nostre aspettative.
Lontani anni-luce dalla realtà.
Tu non hai capito
hai sicuramente frainteso
i miei uragani
le mie tempeste isteriche
le mie parole e le mie sensazioni
e non posso pensare
di non essere stata all'altezza
delle situazioni passate.
Io non chiedo nulla,
ma vorrei tanto avere il coraggio
di affacciarmi da un balcone illuminato
ed urlare
"AMATEMI!",
per imitare un Pentothal
senza la certezza della verità,
con la consapevolezza poi
di non buttare nel cesso
le attenzioni di chi mi ascolterà
e miliardi di sguardi di manutenzione
annebbiati dall'alcol
e da lacrime nere di eye-liner e di frasi percosse.
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